Anche
quest’oggi sono fuggito in preda a un panico mortale ma avrei
voluto raccontarti di come nelle nostre notti io stavo a guardarti
mentre dormivi ed ero in preda a un desiderio che mi bruciava dentro
come un fuoco.
Guardarti mi calmava il cuore e mi toglieva la paura di morire.
Restavo a lungo ad aspettare qualcosa che ti strappasse ai sogni e mi
restituisse il tuo respiro.
E il desiderio era qualcosa che non finiva mai, come una litania
continua che ubriaca, che addormenta. Come un liquore dolce che ti
inebria.
Perché non mi hai parlato?
Avresti visto lo stupore nei miei occhi, lo stesso che vedevi quando
scoprivo che eri davvero tu, che non eri un sogno.
Forse anche tu hai dentro un uragano.
Forse anche tu non riesci più a dormire.
A volte i sogni sono degli alberi che hanno radici così
forti che neanche la tempesta più furiosa riesce a strappare
via.
A volte invece basta un soffio e crolla l’universo intero.
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